colombina

Scusatemi se sono sparita.... ho cambiato operatore telefonico e mi hanno tagliato fuori dalla rete per una settimana.... sono quasi impazzita!!! Finalmente sono di nuovo in rete!!!
Adesso corro a farvi visita ed intanto vi lascio una ricettina di primavera.
Mi piacciono un sacco le erbe spontanee e le ortiche le adoro, queste poi erano davvero saporitissime!!!

600 gr di ortiche
350 gr di farina
2 uova
1 tuorlo
100 gr di robiola morbida (tipo Osella per intenderci)
2 cucchiaiate di ricotta
3/4 cucchiai di parmigiano
sale pepe e noce moscata
1 noce di burro

Pulite bene lo ortiche con un paio di guanti, quindi mettetele a stufare in una padella con una noce di burro e portatele a cottura (ci vorranno una decina di minuti).
Quindi passatele nel frullatore tritandole molto bene, perchè altrimenti hanno l'effetto della borragine che "nappa" un po' la bocca... dato che le dovevano mangiare i miei bambini ho evitato !!!
Quindi mettete da parte un paio di cucchiaiate del composto e amalgamate nel restante, una volta raffreddato, la robiola, la ricotta, il parmigiano, sale pepe e noce moscata. Assaggiate per regolare la giusta quantità di parmigiano.
A questo punto impastate la farina con le ortiche tenute da parte, le due uova ed il tuorlo. Se la pasta fosse troppo asciutta aggiungete l'albume rimasto, altrimenti va bene così.
Tirate la sfoglia abbastanza spessa per permettervi di lavorarla (io ho usato lo spessore 3 dell'imperia), lasciatela asciugare un attimo e quindi tagliate con un bicchiere tanti cerchietti. Farcite ciascun cerchietto con una cucchiaino di ripieno e chiudeteli formando tre lati che si uniscono al centro. Premete bene l'unione dei tre per evitare fuoriuscite in cottura.
Lasciate asciugare un po' e poi cuoceteli in abbondante acqua salata.
Io li ho conditi semplicemente con un po' di burro fuso insieme ai pinoli, senza aggiunta di erbe per non smorzare il sapore delle ortiche.
Buon appettito!!!
colombina

Una premessa: se siete puristi del tabulè non leggetemi, io non mi offendo, è come se lo aveste fatto, ma non leggetemi altrimenti non mi venite più a trovare e mi spiace tantissimo.
L'ho chiamato tabulè solo perchè ha il prezzemolo, la menta ed il limone (ilo lime per la verità) ma non ha il bulgur, non ha il pomodoro.... quindi è "taroccato" come tabulè.
Questo piatto è nato da un po' di ingredienti nel frigo, sai quando vuoi qualcosa di buono e di stuzzicante, ma non hai voglia di cucinare e non hai scongelato nulla di veramente strutturato... inoltre fuori diluvia da tre giorni ho bisogno di un po' di sole almeno nel piatto!!!!
Se poi ci aggiungi che ero convinta di avere un mango, bello, giallo solare ... ed invece avevo un avogado... e che i miei pomodorini freschi.... non avevano più nulla di fresco.... piano piano ho messo insieme questo.... ma devo dire che è venuto buono, stuzzicante e saporito... quindi a voi:

200 gr cous cous
una grandissima manciata di prezzemolo fresco
un po' di menta (più ne avete meglio è)
1 lime scorza e succo
1 mela
1 zucchina
1 manciata di pomodori secchi
1/2 avogado
zenzero fresco
sale alle spezie
2/3 crostini duri di qualsiasi tipo
1/4 bicchiere di succo di pomodoro (io avevo un gazpacho in bottiglia ed ho usato quello, l'ideale sarebbero i pomodori freschi)

Fate gonfiare il cous cous secondo la ricetta indicata sulla confezione.
Intanto tritate il prezzemolo nel mixer con la menta, il succo di pomodoro ed il mezzo avogado.
Grattugiate la mela, la zucchina e lo zenzero. Tritate nel mixer i pomodori secchi con i crostini per agevolare lo sminuzzamento.
Quindi condite il cous cous raffreddato con tutte le cosucce che avete preparato, aggiungete la scorza del lime ed il succo e regolate con il sale alle spezie.
Lasciate insaporire un po' prima di mangiarlo.
colombina

Adoro l'Humus, quello classico, che non ha eguali.... quindi provo ogni cosa che lo imiti e queste versioni con legumi diversi mi ispirano tantissimo.
L'ho scoperto 10 anni fa, ero incinta, molto incinta, facciamo 70 km di strada di cui almeno 50 in salita, per andare in un locale che ci avevano consigliato in montagna, .. arriviamo lassù, entriamo e ci dicono "Abbiamo il dovere di avvisarvi, è cambiata la gestione e siamo diventati un locale vegetariano".... 10 anni fà non era così usuale, ma 70 km sono 70 km, eravamo stanchi,avevamo fave, quindi abbiamo detto be', proviamo..... è stata una cena divina e la prima portata fu Humus, amore a prima vista, un vero incanto.
Pian piano negli anni si è diffuso, ma allora era una cosa davvero nuova e mamma mia che buona!!!
Devo provare questo adesso che ci sono le fave fresche, però uno di questi giorni ho visto questa ricetta dalla "solita" Nigella, che mi ha ispirato tantissimo, piena di profumi e con un colore caldo e avvolgente.... quindi eccovi la ricetta:

3 scalogni
olio evo
1 scatola di fagioli rossi (quelli delle ricette messicane per intenderci)
un cucchiaio di cumino
un cucchiaio di coriandolo (meglio se in polvere)
1/2 cucchiaino di cannella
1 lime scorza e succo
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro (io non ne avevo in casa ma è venuto buonissimo ugualmente)
sale


Fare andare molto dolcemente lo scalogno affettato, fino quasi a caramellarlo.
Quindi aggiungere i fagioli rossi con il loro liquido, le spezie, il succo di lime, il concentrato e regolare di sale.
Lasciate asciugare il composto sul fuoco per 10' circa.
Quindi frullare nel mixer per ottenere una cremina della consistenza preferita (io amo sentire ancora un po' il legume, ma fare voi secondo i vostri gusti).
Lasciate raffreddare in frigo e servite con la scorza di lime ed un filo di olio a crudo...... delizioso!!!